Solferino
Storia Approfondita di Solferino, Mantova
Solferino è un comune della provincia di Mantova, situato su un sistema collinare morenico, quasi al confine con la provincia di Brescia. La sua storia è indissolubilmente legata alla sua posizione geografica strategica e a un evento che ha cambiato il corso della storia europea: la Battaglia di Solferino e San Martino del 1859, che diede origine all’idea della Croce Rossa.
Le Origini del Nome e i Primi Insediamenti
Il nome “Solferino” deriva dal latino Solferinus, che significa “monte di zolfo”. Questo toponimo suggerisce la presenza di sorgenti solfuree o di terreni ricchi di zolfo, elementi comuni nelle aree vulcaniche o con particolari conformazioni geologiche.
Le prime tracce di insediamenti umani risalgono all’età del Bronzo, come attestato da ritrovamenti archeologici. La posizione elevata delle colline di Solferino offriva un riparo naturale e una visuale privilegiata sul territorio circostante, rendendola un luogo ideale per la difesa e l’osservazione.
Durante l’epoca romana, la zona fu probabilmente interessata da piccole comunità rurali e da attività agricole, favorite dalla fertilità del terreno morenico.
Il Medioevo e la Fortezza
Nel Medioevo, Solferino acquisì importanza strategica. La sua posizione dominante la rese un punto chiave per il controllo del territorio tra Mantova, Brescia e Verona.
Nel X secolo, per difendere il borgo e il suo territorio dalle incursioni ungare e dalle lotte tra i poteri locali, fu eretta una fortezza sulla sommità del colle più alto. Questa struttura, nota come la Rocca di Solferino o “Spia d’Italia”, era un vero e proprio castello-vedetta, dalla cui posizione si poteva dominare un vastissimo panorama che spaziava dalle Prealpi agli Appennini.
La Rocca divenne il fulcro della vita del borgo e fu oggetto di contese tra le varie signorie locali. Nel corso del XIII e XIV secolo, Solferino entrò nell’orbita dei Gonzaga, signori di Mantova, che ne consolidarono il dominio e le fortificazioni. Il ramo dei Gonzaga di Castiglione e Solferino (da cui discenderà San Luigi Gonzaga) detenne il feudo per secoli, contribuendo allo sviluppo e alla difesa del territorio.
Il Settecento e l’Età Moderna
Con la caduta dei Gonzaga nel 1707, Solferino, come il resto del Mantovano, passò sotto il dominio austriaco. La Rocca, pur mantenendo una sua importanza strategica, subì un progressivo declino e parziali smantellamenti.
Nonostante ciò, la posizione di Solferino continuò a essere cruciale in un’Europa in fermento. Le sue colline furono testimoni di passaggi di truppe e di scaramucce militari durante le Guerre Napoleoniche e le campagne del XVIII e XIX secolo.
La Battaglia di Solferino e San Martino (1859) e la Nascita della Croce Rossa
Il 24 giugno 1859, le colline di Solferino e San Martino furono teatro di una delle battaglie più sanguinose del Risorgimento italiano e della storia europea: la Battaglia di Solferino e San Martino. Si scontrarono l’esercito franco-sardo (alleato con il Regno di Sardegna di Vittorio Emanuele II e la Francia di Napoleone III) e l’esercito austriaco dell’imperatore Francesco Giuseppe. Fu una battaglia cruenta, con decine di migliaia di morti, feriti e dispersi.
Questa battaglia ebbe un impatto enorme su un giovane uomo d’affari svizzero, Henry Dunant, che si trovava a Solferino per incontrare Napoleone III. Rimase sconvolto dalla barbarie e dalla disorganizzazione dei soccorsi ai feriti. La sua esperienza e il suo desiderio di alleviare le sofferenze dei soldati lo portarono a scrivere il libro “Un Souvenir de Solferino” (1862).
Da questo libro e dall’appello di Dunant nacquero due idee rivoluzionarie:
- La creazione di società di soccorso volontarie e neutrali in tempo di pace, pronte a intervenire in caso di guerra.
- La stipula di un trattato internazionale per la protezione dei feriti di guerra e del personale medico.
Queste idee portarono alla fondazione del Comitato Internazionale della Croce Rossa a Ginevra nel 1863 e alla successiva firma della Prima Convenzione di Ginevra nel 1864. Solferino è quindi riconosciuta come la culla dell’idea della Croce Rossa Internazionale.
Il Patrimonio del Risorgimento e l’Oggi
Oggi Solferino è un luogo della memoria e un simbolo universale di pace e assistenza umanitaria. Il suo territorio è costellato di monumenti che ricordano la battaglia:
- Rocca di Solferino (Spia d’Italia): Restaurata e divenuta un museo del Risorgimento, offre una vista panoramica mozzafiato sul campo di battaglia e oltre.
- Torre di San Martino: Imponente monumento circolare a San Martino della Battaglia, costruito per commemorare la vittoria sabauda.
- Ossario di Solferino: Contiene i resti di migliaia di soldati caduti nella battaglia, un luogo di profonda riflessione.
- Museo Internazionale della Croce Rossa: Situato nel centro del paese, racconta la storia dell’organizzazione e gli ideali di Henry Dunant.
- Parco della Pace: Un’area verde dedicata ai valori di fratellanza e pacifica convivenza.
Solferino è meta di pellegrinaggio per i membri della Croce Rossa di tutto il mondo e attira numerosi visitatori interessati alla storia del Risorgimento e all’origine del movimento umanitario. Il borgo conserva il suo fascino collinare, con un’economia legata al turismo storico-culturale e all’agricoltura, in particolare alla produzione di vino, grazie ai suoi fertili terreni morenici.