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Roncoferraro

Roncoferraro è un comune della provincia di Mantova, la cui storia è profondamente intrecciata con la geografia del territorio, in particolare con la presenza del fiume Mincio e la sua confluenza nel Po a Governolo. La sua identità è stata modellata da secoli di agricoltura, ma anche da importanti eventi storici e dalla sua posizione strategica.

Origini del Nome e Insediamenti Antichi

Il nome “Roncoferraro” ha un’etimologia interessante. Deriva dal latino runcare (sarchiare) e ferarum (terra ricca di selvaggina). Questo suggerisce un’area inizialmente boschiva, poi disboscata per essere resa coltivabile. La presenza di “ferraro” potrebbe anche alludere alla lavorazione del ferro o alla presenza di terreni ferrosi.

Le prime attestazioni documentali risalgono al periodo medievale. Roncoferraro è citato nella rubrica 52 del libro VII “De Miliariis villarum” degli statuti bonacolsiani del XIV secolo, a dimostrazione della sua esistenza come “villa” (villaggio) dipendente già in quell’epoca. Anche Roncoferraro, come altri centri del Mantovano, possedeva un castello, sebbene oggi ne rimangano poche tracce, essendo stato demolito, come molti altri, dagli austriaci nel 1717-18.

La Conca del Bertazzolo e l’Importanza Idraulica

Un elemento cruciale nella storia di Roncoferraro, e in particolare della sua frazione Governolo, è l’ingegneria idraulica. Governolo, alla confluenza del Mincio nel Po, è stata fin dall’antichità un punto strategico per il controllo delle acque e la navigazione.

Agli inizi del Seicento, l’architetto e ingegnere idraulico mantovano Gabriele Bertazzolo realizzò la celebre Conca del Bertazzolo a Governolo. Questa conca di navigazione, una delle più antiche d’Europa, fu un’opera ingegneristica straordinaria che permetteva di superare il dislivello tra il Mincio e il Po, facilitando il traffico fluviale. Oggi la Conca è stata inserita nel Museo diffuso Conca del Bertazzolo, offrendo la possibilità di visite guidate ai manufatti idraulici.

Il Legame con i Gonzaga

Come gran parte del territorio mantovano, anche Roncoferraro fu profondamente influenzata dal dominio della famiglia Gonzaga. La vicinanza a Mantova e la strategicità della zona fluviale resero Roncoferraro parte integrante del sistema ducale. Le grandi corti agricole e le ville nobiliari presenti nel territorio testimoniano la presenza e l’investimento delle famiglie aristocratiche legate ai Gonzaga.

Eventi Storici e Bellici

Roncoferraro fu teatro di importanti eventi militari, in particolare durante il Risorgimento:

  • Battaglie del 1848: Il territorio fu scenario di due significative battaglie durante la Prima Guerra d’Indipendenza.
    • La prima, il 24 aprile 1848, vide un piccolo esercito modenese respingere un’incursione austriaca proveniente dalla fortezza di Mantova.
    • La seconda, il 18 luglio 1848, permise al generale sardo Eusebio Bava di riconquistare il ponte sul Mincio, precedentemente abbandonato.
  • Garibaldi a Villa Garibaldi: La frazione di Carzedole, oggi nota come Villa Garibaldi, ospitò in diverse occasioni Giuseppe Garibaldi. In particolare, è famosa la Villa Nuvolari, dove Garibaldi soggiornò. Antonio Nuvolari, un benefattore locale, donò la villa all’inizio del Novecento, e da lui prese il nome la frazione. Questo testimonia il forte legame di Roncoferraro con le vicende risorgimentali e con la figura dell’Eroe dei Due Mondi.

L’Economia e la Cultura del Riso

La geografia di Roncoferraro, caratterizzata dalla presenza di numerosi canali, fossi e serie, ha sempre favorito l’agricoltura. In particolare, il territorio è famoso per le sue risaie. La coltivazione del riso è un elemento determinante della storia e delle tradizioni culinarie locali. Recentemente, il comune ha conferito la Denominazione Comunale (De.Co.) ai risotti con la “psina” (erbe selvatiche) e con i “saltaréi” (gamberetti di fiume), a testimonianza dell’importanza del riso nella gastronomia del luogo.

Roncoferraro Oggi

Oggi Roncoferraro è un comune che valorizza il suo patrimonio storico, ambientale e culinario. La presenza del Mincio offre opportunità per il turismo fluviale e naturalistico. Il Museo diffuso della Conca del Bertazzolo a Governolo e la memoria dei luoghi garibaldini contribuiscono a creare un itinerario culturale interessante.

Il comune si impegna nella promozione delle sue tradizioni agricole, con particolare attenzione al riso, e nella salvaguardia delle sue grandi corti e ville agricole che costellano il paesaggio, testimonianza di una storia lunga e ricca di eventi.