Ostiglia
Ostiglia è un comune della provincia di Mantova la cui storia è profondamente segnata dalla sua posizione strategica sul fiume Po, un crocevia di vie di comunicazione fin dall’antichità.
Origini e Età Romana (Hostilia):
Il nome di Ostiglia deriva dal latino Hostilia, probabilmente legato al nome personale romano Hostilius. Le sue origini sono antichissime, e la sua rilevanza si deve alla sua collocazione privilegiata: al vertice di tre regioni (Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia), vicino a un fiume importante come il Po e con una pianura alle spalle.
Hostilia era un’importante colonia e scalo portuale romano sulla sponda sinistra del Po. La sua importanza era tale da essere menzionata da storici romani come Polibio, Plinio il Vecchio, Tacito e Cassiodoro. In particolare, Plinio il Vecchio la cita per la “cultura delle api”, mentre Tacito la definisce “vicum Veronensium”, un importante punto strategico militare, specialmente durante i movimenti delle truppe nelle guerre civili romane tra Vitelliani e Flaviani (Vespasiani) nel 68-69 d.C.
Ostiglia si trovava lungo la Via Claudia Augusta Padana, una cruciale arteria commerciale che collegava il Danubio all’Adriatico, attraversando la Valle dell’Adige e il Po proprio a Hostilia. Numerosi reperti archeologici, tra cui ceramiche, anfore, balsamari e monete, rinvenuti nel Museo Civico Archeologico di Ostiglia, testimoniano la prosperità della città in epoca romana, dovuta sia alla fertilità dei terreni circostanti sia al suo ruolo di scalo portuale per le merci dirette a Ravenna.
Un illustre cittadino romano di Ostiglia fu lo storico e biografo Cornelio Nepote (100 a.C. – 27 a.C.), definito da Plinio il Vecchio “Padi accola”, ovvero “abitante delle rive del Po”.
Medioevo:
Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, Ostiglia mantenne la sua importanza strategica, passando sotto il controllo di Ostrogoti, Longobardi e Franchi.
Nel Basso Medioevo, Ostiglia entrò nell’orbita di Verona, che ne fece una delle sue principali piazzeforti. Intorno al 1151, venne edificato un castello per volere del marchese Ermanno di Verona, sebbene la sua costruzione fosse osteggiata sia dai veronesi che dai mantovani, data la sua posizione cruciale. Il castello, oggi in gran parte distrutto, ma con la conservazione di tre torri e il basamento di un’altra, subì numerosi attacchi nel corso dei secoli, tra cui quello dei Lanzichenecchi nel 1630.
Nel 1308, Ostiglia era sotto il dominio degli Scaligeri di Verona, che controllavano la navigazione fluviale sul Po tramite una grande catena tesa sul fiume. Successivamente, nel 1381, subentrarono i Visconti, e infine, nel 1391, i Gonzaga di Mantova, che ne acquisirono il pieno controllo solo nel 1405/1406.
Età Moderna e Contemporanea:
Sotto i Gonzaga, Ostiglia continuò a rivestire un ruolo militare di rilievo. Nel corso del Seicento e fino alla prima metà dell’Ottocento, la città fu teatro di alterni domini e di scontri, coinvolgendo Lanzichenecchi, Gonzaga di Nevers, Francesi di Napoleone e Austriaci.
Un personaggio di rilievo che governò Ostiglia fu il poeta Bernardo Tasso, padre del più celebre Torquato Tasso, che qui morì il 4 settembre 1569.
Durante il Risorgimento, la sua posizione strategica la rese nuovamente protagonista di importanti operazioni militari. Monumenti e lapidi ricordano ancora oggi i partecipanti alle “sacre battaglie” e i patrioti ostigliesi.
Nel corso dei secoli, Ostiglia ha sviluppato un’economia prevalentemente agricola, con la produzione di barbabietole da zucchero, cereali e prodotti ortofrutticoli. Accanto all’agricoltura, si sono sviluppate industrie alimentari, meccaniche ed elettrotecniche.
Infrastrutture:
Nel XIX e XX secolo, Ostiglia divenne un importante nodo ferroviario e tranviario. Tra il 1884 e il 1934 fu stazione terminale della tranvia Brescia-Mantova-Ostiglia. Fu anche capolinea della ferrovia Treviso-Ostiglia, smantellata definitivamente nel 1997.
Patrimonio Culturale:
Ostiglia offre un ricco patrimonio culturale che riflette la sua lunga storia:
- Museo Civico Archeologico: ospitato nel settecentesco Palazzo Foglia, raccoglie reperti dell’età del Bronzo, del Ferro e Romana.
- Palazzo Foglia: sede del Museo Civico Archeologico, della Biblioteca Comunale e della Biblioteca Musicale “Giuseppe Greggiati”.
- Teatro Nuovo “Mario Monicelli”: costruito nel 1839 in stile neoclassico, è utilizzato sia come cinema che come teatro. Nel 2011 è stato intitolato al regista Mario Monicelli, figlio dell’ostigliese Tomaso Monicelli.
- Torre Civica: unico vestigio rimasto del castello medievale.
- Santuario della B. V. della Comuna: luogo di culto e devozione.
Economia e Società attuali:
Ostiglia mantiene una forte vocazione agricola, ma si è evoluta anche nei settori industriale e dei servizi. Negli ultimi anni, come molte aree rurali, ha affrontato sfide legate alla crisi economica, con alcune realtà industriali che hanno subito difficoltà. La comunità locale è attiva nella promozione del territorio e nella tutela del patrimonio, anche in relazione a tematiche ambientali, come la discussione sulla costruzione di nuove centrali a gas. La vitalità della città è anche testimoniata dalla presenza di istituti scolastici che offrono percorsi formativi legati alle scienze umane ed economiche, dimostrando un interesse per lo sviluppo sociale e culturale del territorio.