Chiesa di San Francesco
La Chiesa di San Francesco a Mantova, situata in Piazza San Francesco d’Assisi, rappresenta un monumento di eccezionale importanza storica e artistica, un palinsesto che racconta secoli di devozione, potere e distruzione, culminati in una tenace ricostruzione. Fondata dai Francescani nel XIII secolo, questa chiesa รจ stata un fulcro religioso e, per un lungo periodo, il pantheon della dinastia Gonzaga, prima di subire un tragico destino e rinascere dalle sue ceneri.
1. Le Origini e lo Sviluppo Medievale (XIII-XIV secolo)
La presenza dei Frati Minori a Mantova รจ documentata giร dal 1232. La costruzione della chiesa conventuale di San Francesco, in stile gotico lombardo, fu avviata poco dopo e i lavori furono completati nel 1304 sotto la guida dell’architetto Germano. Questa rapiditร di costruzione testimonia il fervore religioso e il sostegno della comunitร mantovana all’Ordine Francescano, che andava diffondendosi in tutta Europa.
Fin da subito, la chiesa acquisรฌ un ruolo di prestigio. Giร nel testamento del 1307, Federico I Gonzaga espresse il desiderio di avere un altare dedicato a San Francesco nella cattedrale, a dimostrazione del nascente legame tra la famiglia e l’ordine. Con l’ascesa dei Gonzaga al potere, a partire dalla metร del XIV secolo, il legame con la Chiesa di San Francesco si fece ancora piรน stretto.
2. Il Pantheon dei Gonzaga e il Fulgore Rinascimentale
La Chiesa di San Francesco divenne il mausoleo dei Gonzaga a partire dal 1369, con la sepoltura di Guido Gonzaga, e continuรฒ ad ospitare le spoglie dei signori di Mantova fino a Federico I Gonzaga (scomparso nel 1484). Questa funzione di pantheon conferรฌ alla chiesa un’aura di sacralitร e importanza senza pari nella cittร .
La Cappella Gonzaga, o Cappella di San Ludovico, eretta al suo interno, รจ un esempio magnifico dell’arte trecentesca mantovana. Dedicata a San Ludovico da Tolosa (figlio di Carlo II d’Angiรฒ e francescano), la cappella ospitava un ciclo pittorico di grande pregio, raffigurante le storie del santo, che fortunatamente si รจ in parte salvato dalla distruzione e di recente รจ stato oggetto di importanti restauri. Gli affreschi della Cappella Gonzaga rappresentano uno dei maggiori cicli pittorici trecenteschi mantovani ancora visibili.
Nel corso dei secoli, la chiesa fu impreziosita da opere d’arte di artisti di fama, tra cui si annoverano nomi come Palma il Vecchio, Girolamo Bonsignori, il Parmigianino e persino Andrea Mantegna (una sua importante tela, San Bernardino da Siena tra due angeli, destinata alla cappella funebre di Ludovico Gonzaga, รจ oggi conservata alla Pinacoteca di Brera a Milano). Nel XV secolo, la chiesa ospitรฒ eventi di grande rilevanza religiosa, come la partecipazione di San Bernardino da Siena al Capitolo Generale dell’Ordine nel 1418 e la sua predicazione quaresimale nel 1421, o la presenza di San Giacomo della Marca durante la Dieta di Mantova del 1459, indetta da Papa Pio II.
Il complesso monastico stesso crebbe notevolmente: nel 1491, Francesco II Gonzaga sostenne la costruzione di un dormitorio con un centinaio di celle, il chiostro grande e l’infermeria. Nel 1504, il convento era abbastanza grande da ospitare il Capitolo Generale dei Francescani, attirando frati da tutta Europa.
3. Declino, Trasformazione e Distruzione
Il declino della Chiesa di San Francesco iniziรฒ con le soppressioni napoleoniche. Nel 1797, il complesso fu espropriato e trasformato in arsenale militare dalle truppe francesi. Questo cambio di destinazione d’uso comportรฒ profonde alterazioni strutturali e la perdita di gran parte del suo patrimonio artistico, con affreschi imbiancati e spazi adattati a magazzini. Gli Austriaci, subentrati ai francesi, mantennero l’uso militare dell’edificio, dotandolo di cinte murarie, fossato e ponte levatoio.
All’inizio del Novecento, il Comune di Mantova riacquistรฒ la struttura e avviรฒ un primo restauro, affidato all’architetto Aldo Andreani, con l’obiettivo di ripristinare le forme trecentesche originali. Tuttavia, questo tentativo di recupero fu tragicamente interrotto.
La definitiva catastrofe si verificรฒ durante la Seconda Guerra Mondiale. Essendo adibita ad arsenale, la Chiesa di San Francesco divenne un obiettivo strategico primario. Fu pesantemente bombardata tra l’8 agosto 1944 e il 3 aprile 1945, subendo una quasi totale distruzione. Della grandiosa chiesa medievale rimasero in piedi solo la facciata gotica, il campanile e, fortunosamente, gran parte della Cappella Gonzaga con i suoi preziosi affreschi.
4. La Ricostruzione e la Rinascita
Nonostante la quasi completa distruzione, la volontร di restituire alla cittร un monumento cosรฌ significativo portรฒ alla decisione di ricostruire la chiesa. I lavori di ricostruzione iniziarono all’inizio degli anni Cinquanta, con l’intento di ripristinare, per quanto possibile, le forme trecentesche originali. Fu un’opera complessa e meticolosa, che cercรฒ di valorizzare le parti superstiti e ricreare l’antica magnificenza.
Il 30 settembre 2000, la chiesa ricostruita รจ stata riconsacrata e dedicata a San Francesco d’Assisi, segnando una vera e propria rinascita. Dal 2019, il Convento di Mantova รจ stato scelto come Casa Formativa per i professi temporanei dei Frati Minori, continuando cosรฌ la sua missione spirituale e formativa.
Oggi, la Chiesa di San Francesco di Mantova รจ una testimonianza della resilienza del patrimonio culturale italiano. Pur essendo in larga parte una ricostruzione, conserva l’eco della sua illustre storia, visibile nella sua facciata gotica, nel campanile e soprattutto nella preziosa Cappella Gonzaga, che continua a meravigliare i visitatori con i suoi affreschi superstiti. La chiesa รจ tornata ad essere un luogo di culto, un centro di spiritualitร e un monumento che racconta la capacitร di Mantova di preservare e onorare la propria memoria storica.
Recensione