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Casaloldo

Casaloldo, pur essendo oggi un tranquillo comune in provincia di Mantova, vanta una storia particolarmente ricca e, per certi versi, turbolenta, che lo ha visto protagonista di vicende significative fin dall’antichità.

Origini e Età Antica:

Il territorio di Casaloldo è abitato fin da tempi remoti. Scavi archeologici testimoniano insediamenti dell’età del Bronzo (II millennio a.C.). Nel IV secolo a.C., la zona fu interessata da ondate migratorie di genti galliche. Successivamente, a partire dal I secolo a.C., si assiste a un’intensa romanizzazione del territorio. Intorno al 40 a.C., Casaloldo, o almeno parte del suo territorio, rientra nella centuriazione di Mantova, con la suddivisione dei terreni in appezzamenti assegnati ai veterani e la nascita delle prime ville romane, la cui frequentazione cessa però nel IV secolo.

Il Medioevo: I Conti di Casaloldo e le Lotte per il Dominio:

Il nome di Casaloldo è indissolubilmente legato alla potente famiglia dei Conti di Casaloldo (o Casalodi), signori rurali che ebbero un ruolo preminente nei secoli XII e XIII. La loro influenza si estendeva su un vasto territorio, ed erano noti per la loro belligeranza.

Un evento cruciale per la famiglia e per il borgo avvenne nel 1149, quando, nel corso delle lotte per il possesso di Asola (sulla riva sinistra del Chiese), i Bresciani diroccarono il loro castello a Casaloldo. Questo evento costrinse i Conti a rifugiarsi a Mantova, dove si stabilirono, acquisendo la cittadinanza e stringendo legami di parentela con le principali famiglie locali. Nonostante l’esilio forzato, i Casalodi non rinunciarono alle loro ambizioni, e tentarono anche, senza successo, di impadronirsi di Brescia.

Il castello di Casaloldo, di cui oggi rimane solo la torre, era una fortificazione strategica. Sulla facciata della torre superstite è murata un’epigrafe con la data 4 maggio 1437, un segno della sua lunga storia. Le demolizioni della fortificazione avvennero a metà del ‘700.

Nel Medioevo, Casaloldo fu al centro di dispute territoriali tra le influenze di Brescia e Mantova. Sebbene non sia certo che Casaloldo rientrasse nella sfera d’influenza della Brescia romana, è sicuro che intorno al IX secolo entrò a far parte della contea-distretto e della diocesi bresciana, rimanendovi inclusa per circa mille anni, fino all’inizio del XIX secolo. I giudici di Casaloldo sono registrati agli inizi del Duecento nel Liber Potheris del comune di Brescia. Nello stesso periodo, Raimondo dei giudici di Casaloldo compare come vassallo del vescovo mantovano, investito di terre a Revere, insieme ad altri milites bresciani, a testimonianza della complessa rete di alleanze e dipendenze.

La Battaglia di Casaloldo e l’importanza religiosa:

Un episodio di grande rilevanza storica per Casaloldo è la Battaglia di Casaloldo, avvenuta il 10 maggio 1258. In questa data, una coalizione di Mantovani, Cremonesi e Ferraresi, guidati da Giacomo Bonacolsi, affrontò e sconfisse le forze dei Casalodi. La battaglia fu così importante da essere raffigurata in un quadro settecentesco conservato a Palazzo Ducale a Venezia. Da questo giorno, il 10 maggio, si celebra la festa dei santi patroni del paese, Santi Gordiano ed Epimaco. Questo evento segnò un punto di svolta nella storia locale e rafforzò il legame tra la comunità e la sua identità religiosa.

Dal Dominio Veneziano all’Unità d’Italia:

Come comune facente parte del territorio della vicina Asola, Casaloldo rimase nei domini veneziani fino all’avvento di Napoleone. Con le guerre napoleoniche, il comune passò a far parte della Repubblica Cisalpina e, dopo la sua caduta, del Lombardo-Veneto. Nel 1861, Casaloldo fu infine unito al nascente Regno d’Italia, seguendone le successive vicende.

Età Moderna e Contemporanea:

Casaloldo ha mantenuto per lungo tempo un forte legame con la sua tradizione contadina, evidente nelle numerose corti rurali antiche sparse sul territorio comunale e nelle frazioni. Queste corti, con dimore padronali, “colombare”, stalle e barchesse, sono un’importante testimonianza del passato rurale del paese. Molte sono state ristrutturate e sono ancora abitate, mentre altre sono state abbandonate.

Nel corso della seconda metà del 1800, Casaloldo fu interessato da un’ondata migratoria, con molti abitanti che si diressero verso il Sud e Nord America in cerca di opportunità.

Oggi Casaloldo è anche un centro industriale, ma continua a preservare le tracce della sua storia e della sua identità contadina. Recenti iniziative, come l’inaugurazione del Giardino dei Giusti di Casaloldo il 6 marzo 2021, dimostrano l’attenzione del comune alla memoria storica e ai valori civici.

Principali Punti di Interesse Storico e Culturale:

  • Torre dell’antico castello: Unica superstite della fortificazione medievale.
  • Chiesa della Beata Vergine Maria Assunta e di Sant’Emiliano: Un edificio sacro di grande importanza per la comunità, la cui facciata è abbellita da un portale in marmo e un rosone. Il campanile è un elemento distintivo.
  • Chiesa dell’Immacolata Concezione e di Sant’Antonio Abate: Eretta nel XVII secolo in onore del santo dalle nipoti Cinzia, Olimpia e Gridonia, fondatrici del medesimo istituto religioso. Fa parte di un complesso di edifici comprendente il palazzo ex convento.
  • Corte del Molinello: Un’antica costruzione appartenuta ai Gonzaga, attualmente in fase di restauro, che testimonia la presenza di questa importante famiglia nel territorio.
  • Teatro S.O.M.S.: Un luogo storico di aggregazione culturale, che in passato ha ospitato commedie, recite scolastiche e feste da ballo, e per un certo periodo è stato adattato a sala cinematografica.

Casaloldo, quindi, offre una stratificazione storica affascinante, che va dalle prime testimonianze preistoriche alle vicende dei potenti conti medievali, dalle influenze delle grandi signorie rinascimentali all’evoluzione in un moderno centro industriale, mantenendo un forte legame con le sue radici e tradizioni.