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Piazza Erbe

Piazza delle Erbe è uno dei cuori pulsanti di Mantova, un luogo dove la storia millenaria della città si manifesta attraverso architetture imponenti e suggestioni che risalgono fino al Medioevo. Nonostante il nome suggerisca un legame con il mercato delle erbe (che effettivamente vi si svolgeva e in parte vi si svolge ancora), la piazza ha rivestito nel corso dei secoli funzioni ben più ampie e significative.


Origini e Sviluppo Medievale

Le radici di Piazza delle Erbe affondano nel XII secolo, quando iniziò a configurarsi come un importante spazio pubblico. Inizialmente, era un semplice luogo per il mercato del bestiame, ma ben presto assunse il ruolo di nucleo amministrativo e commerciale della Mantova comunale. La sua posizione strategica, al centro della città, la rese il fulcro della vita cittadina.

Un elemento di spicco che testimonia l’antichità della piazza è la Rotonda di San Lorenzo, una chiesa voluta da Matilde di Canossa intorno al 1082 per commemorare il Santo Sepolcro. Questa struttura, di origine romanica, subì modifiche nel corso dei secoli e fu a lungo inglobata in altre costruzioni, per poi essere riscoperta e restaurata nel Novecento, restituendo alla piazza una delle sue perle più antiche.

Con l’ascesa dei Bonacolsi e successivamente dei Gonzaga, il centro del potere politico si spostò verso la nascente Piazza San Pietro (l’attuale Piazza Sordello). Tuttavia, Piazza delle Erbe mantenne la sua vitalità come centro commerciale e sociale.


L’Epoca Comunale e Rinascimentale: Palazzi e Simboli

La piazza è circondata da alcuni dei più importanti edifici storici di Mantova, che ne definiscono l’aspetto e raccontano la sua evoluzione:

  • Palazzo della Ragione: Costruito tra l’XI e il XII secolo, è il più antico edificio pubblico medievale rimasto a Mantova. Ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli, inclusa l’erezione dei portici nel XV secolo e l’aggiunta della Torre dell’Orologio nel 1472, progettata da Luca Fancelli. Questo palazzo era il cuore della vita civica e giuridica della città. La sua facciata su Piazza delle Erbe è caratterizzata da una distribuzione più regolare e simmetrica delle finestre, con un elegante portale centrale. Al suo interno, un tempo, si svolgevano le attività giudiziarie e vi erano anche le carceri.

  • Palazzo del Podestà: Situato sul lato settentrionale della piazza, è un altro importante edificio comunale quattrocentesco. È collegato al Palazzo della Ragione e al Palazzo degli ex Magazzini Generali tramite l’Arengario. Il palazzo ha subito importanti e discussi restauri nella prima metà del Novecento ad opera dell’architetto mantovano Aldo Andreani, che ne ha modificato in parte la struttura.

  • Casa del Mercante (o Casa di Giovanni Boniforte da Concorezzo): Questo edificio, con la sua elegante facciata tardogotica, fonde motivi lombardi, veneziani e orientali. È sormontata dalla trecentesca Torre del Salaro, anticamente adibita a magazzino per il sale, e presenta una suggestiva decorazione a fregi e stemmi. Una curiosità legata a questo palazzo è la presenza di un presunto “passaggio segreto” sul balcone.


Curiosità e Eventi Recenti

Piazza delle Erbe ha ospitato nei secoli non solo mercati e attività amministrative, ma anche momenti di vita quotidiana e, in tempi più recenti, eventi culturali. Durante il Festivaletteratura, uno degli appuntamenti culturali più importanti d’Italia che si tiene a Mantova ogni settembre, la piazza si anima con stand di libri e incontri con autori.

La piazza ha subito danni significativi a causa del terremoto del 2012, in particolare il Palazzo della Ragione e la Torre del Salaro, che hanno riportato profonde lesioni. Tuttavia, grazie agli interventi di restauro, questi monumenti stanno recuperando il loro antico splendore.


Piazza delle Erbe rimane un luogo imprescindibile per chi visita Mantova, un concentrato di storia, architettura e tradizione che continua a pulsare nel cuore della città.

Assolutamente! Ecco un report approfondito su Piazza delle Erbe a Mantova, un luogo che racchiude secoli di storia, architettura e vita cittadina.


Approfondimento dellea storia : Cuore Storico e Pulsante della Città

Piazza delle Erbe, nel cuore di Mantova, rappresenta una delle piazze medievali meglio conservate d’Italia e un vero e proprio palinsesto storico che narra l’evoluzione urbanistica, sociale ed economica della città dal Medioevo ai giorni nostri. Lontana dall’essere solo un luogo di mercato – sebbene questa funzione sia intrinseca al suo nome e alla sua storia – la piazza è stata, ed è tuttora, un crocevia di poteri, commerci e vita quotidiana, incorniciata da edifici di straordinaria rilevanza storica e architettonica.

1. Nascita e Funzione nel Contesto Medievale

Le origini di Piazza delle Erbe risalgono all’XI-XII secolo, in concomitanza con la crescita demografica e lo sviluppo economico di Mantova come libero comune. La sua posizione, immediatamente a ridosso delle prime fortificazioni e delle principali arterie urbane, la designò naturalmente come spazio centrale per le attività mercantili e civiche.

Inizialmente concepita come “campo del mercato” – e in effetti il nome “delle Erbe” deriva dalla sua funzione storica di mercato ortofrutticolo e di prodotti agricoli – la piazza divenne rapidamente il fulcro della vita pubblica. A differenza di Piazza Sordello (l’antica Piazza San Pietro), che sarebbe poi diventata il centro del potere signorile con i Bonacolsi e i Gonzaga, Piazza delle Erbe mantenne un carattere più popolare e commerciale, pur ospitando edifici di grande rilevanza istituzionale.

Un elemento chiave della sua conformazione medievale è la Rotonda di San Lorenzo. Costruita intorno al 1082 su iniziativa di Matilde di Canossa, è la più antica chiesa di Mantova. La sua pianta circolare e la struttura a mattoni richiamano modelli bizantini e la Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, testimoniando le influenze culturali dell’epoca. Per secoli inglobata in altre costruzioni e parzialmente interrata a causa dell’innalzamento del livello stradale, fu riscoperta e restaurata all’inizio del XX secolo, restituendo alla piazza un’autentica gemma romanica e un potente simbolo della sua antichità. La sua presenza è un promemani del carattere sacro che spesso affiancava il profano nei centri urbani medievali.

2. Architetture Emblema della Potestà Civica e Mercantile

Gli edifici che circondano Piazza delle Erbe sono un libro aperto sull’evoluzione architettonica e politica di Mantova:

  • Palazzo della Ragione (XII-XIII secolo): Dominante sul lato est della piazza, è l’edificio simbolo del potere comunale. La sua costruzione, iniziata nel XII secolo e ampliata nel XIII, riflette la necessità di un luogo deputato all’amministrazione della giustizia e alle attività pubbliche. Al suo piano superiore si trovava la “Loggia dei Mercanti”, spazio deputato agli scambi commerciali e alle assemblee. Caratteristica è la sua facciata porticata, risultato di interventi quattrocenteschi, che offriva riparo ai mercanti e ai passanti. Il suo interno ospitava un tempo il Tribunale e le prigioni, testimoniando la centralità delle funzioni giudiziarie nella vita civica.

  • Torre dell’Orologio (1472): Addossata al Palazzo della Ragione, la Torre dell’Orologio è uno degli elementi più iconici della piazza. Voluta da Ludovico III Gonzaga e progettata da Luca Fancelli, non è solo un capolavoro di ingegneria rinascimentale, ma anche un complesso meccanismo astronomico che indicava non solo l’ora, ma anche le fasi lunari, i segni zodiacali e le posizioni planetarie. Rappresentava un simbolo della scienza e del progresso, ma anche del controllo del tempo e dell’ordine civile da parte della signoria gonzaghesca. La sua presenza eleva il carattere “popolare” della piazza con un tocco di raffinatezza rinascimentale.

  • Palazzo del Podestà (XIV secolo, ma con interventi successivi): Situato sul lato nord della piazza e collegato al Palazzo della Ragione tramite l’Arengario, il Palazzo del Podestà era la residenza del supremo magistrato comunale. La sua facciata, oggi frutto di restauri novecenteschi (in particolare quelli controversi di Aldo Andreani che hanno cercato di restituire una presunta “purezza” medievale), è un esempio di architettura civica. L’Arengario, il passaggio sopraelevato che collega i due palazzi, sottolinea la continuità funzionale e simbolica tra il potere giudiziario e quello esecutivo del comune.

  • Casa del Mercante (Casa di Giovanni Boniforte da Concorezzo, XV secolo): Questa dimora signorile, con la sua facciata in cotto riccamente decorata, è un esempio squisito di architettura gotica fiorita con influenze lombarde e veneziane. Le sue finestre a trifora e i fregi in terracotta narrano la ricchezza e l’importanza della classe mercantile mantovana. Sormontata dalla trecentesca Torre del Salaro (o della Salina), che in epoca medievale fungeva da deposito per il sale, un bene di primaria importanza economica, questa casa testimonia il dinamismo commerciale della piazza.

3. La Piazza nel Contesto Urbano e Sociale

Piazza delle Erbe non è solo un insieme di edifici, ma uno spazio dinamico che ha sempre pulsato di vita. Qui si svolgevano gli scambi, si tenevano le assemblee pubbliche, si proclamavano editti e si amministrava la giustizia. I portici del Palazzo della Ragione offrivano riparo ai mercanti e ai compratori, creando un ambiente vivace e protetto.

La piazza è stata testimone di secoli di trasformazioni sociali. Dal fervore del comune medievale al controllo della signoria gonzaghesca, che pur avendo spostato il fulcro del potere a Piazza Sordello, non spense la vitalità commerciale di Piazza delle Erbe. Anche sotto il dominio austriaco e nel Regno d’Italia, la piazza ha mantenuto la sua funzione di mercato e di luogo di incontro.

4. La Piazza Oggi: Tradizione e Modernità

Ancora oggi, Piazza delle Erbe conserva gran parte del suo antico fascino. Il mercato settimanale (il giovedì) continua a riempire la piazza di colori e voci, riaffermando una tradizione secolare. I portici ospitano caffè storici e botteghe, invitando alla sosta e all’osservazione.

La Rotonda di San Lorenzo, con la sua suggestiva atmosfera, è spesso sede di mostre ed eventi culturali. Durante il Festivaletteratura, uno degli eventi culturali più prestigiosi d’Italia, Piazza delle Erbe si trasforma in un salotto letterario a cielo aperto, con stand di libri e incontri con autori, dimostrando la sua capacità di adattarsi e rinnovarsi, mantenendo intatto il proprio ruolo centrale nella vita culturale della città.

Nonostante la sua resilienza, la piazza e i suoi monumenti hanno affrontato sfide recenti. Il terremoto del 2012 ha causato danni significativi, in particolare al Palazzo della Ragione e alla Torre del Salaro, richiedendo complessi e lunghi interventi di restauro che hanno evidenziato la fragilità di questo patrimonio ma anche l’impegno nella sua conservazione.

Conclusione

Piazza delle Erbe a Mantova è molto più di una semplice piazza. È un simbolo della storia mantovana, un crogiolo di stili architettonici che vanno dal romanico al gotico, dal rinascimentale al medievale restaurato. Attraverso i suoi edifici, le sue funzioni storiche e la sua continua vitalità, offre una lezione magistrale sulla genesi e l’evoluzione della città italiana, rimanendo un luogo imperdibile per comprendere l’anima più autentica di Mantova. La sua capacità di fondere un passato glorioso con un presente dinamico ne fa un esempio eccellente di patrimonio culturale vivo e pulsante.

Recensione