Sordello da Goito e il suo rapporto con Dante Alighieri
Sordello da Goito รจ una figura affascinante e enigmatica del Duecento italiano, un trovatore la cui vita avventurosa e la cui poesia in occitano lo hanno reso celebre ai suoi tempi e gli hanno valso un posto d’onore nella “Divina Commedia” di Dante Alighieri.
Sordello da Goito: una biografia tra poesia e avventura
Nato a Goito (vicino Mantova) tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo (probabilmente nel primo decennio del ‘200), Sordello apparteneva a una famiglia della piccola nobiltร . La sua provenienza da “Goit” (Goito) รจ attestata da antiche biografie occitane e documenti che lo definiscono “Sordellus de Godio”.
Fin da giovane, Sordello apprese l’arte di comporre ed eseguire testi poetici secondo il modello trobadorico, diffuso nell’Italia settentrionale dell’epoca. Questa abilitร lo portรฒ a frequentare le corti nobiliari, dove giullari e poeti erano figure apprezzate.
La sua vita fu un susseguirsi di spostamenti e avventure, spesso legate a intrighi amorosi e politici:
- Periodo ferrarese (1220-1221 circa): Sordello fu alla corte di Azzo VII d’Este, dove conobbe Rambertino Buvalelli, un altro trovatore che probabilmente gli fu maestro nei primi rudimenti dell’arte poetica.
- A Verona (1225-1229 circa): Si trasferรฌ alla corte del conte Riccardo di Sambonifacio. Qui, nel 1226, si rese protagonista di un episodio che fece scalpore: per ordine dei fratelli di lei, Ezzelino III e Alberico da Romano, sottrasse Cunizza da Romano (la stessa che Dante incontrerร nel Paradiso) al marito Riccardo di Sambonifacio. Questo evento dimostra il suo coinvolgimento diretto nelle vicende politiche e personali delle corti.
- In Provenza e oltre (dopo il 1229): A seguito di queste vicende, Sordello lasciรฒ l’Italia per recarsi in Spagna, Portogallo e, soprattutto, in Provenza. Qui, alla corte del conte Raimondo Berengario IV, fu insignito del titolo di cavaliere e ricevette in dono alcuni feudi. Dopo la morte di Raimondo Berengario IV nel 1245, Sordello rimase al servizio del suo erede, Carlo I d’Angiรฒ, seguendolo anche in Italia nel 1265.
- Ultimi anni e morte: Sordello morรฌ probabilmente prima del 30 agosto 1269, in Abruzzo, dove aveva ricevuto dei feudi da Carlo I d’Angiรฒ. La sua morte รจ avvolta nel mistero, con alcune ipotesi che suggeriscono una fine violenta.
Le opere di Sordello:
Sordello รจ noto per aver composto le sue liriche in lingua occitana (provenzale), una scelta comune per i trovatori italiani del tempo che si ispiravano alla raffinata tradizione lirica del sud della Francia. Tra le sue opere piรน significative si annoverano:
- Canzo (Canzoni): Ne sono giunte dodici, componimenti d’amore cortese.
- Sirventesi: Due sirventesi politici e due morali, oltre a tre sirventesi contro Peire Bremon Ricas Novas. I sirventesi erano componimenti di natura satirica, politica o morale, spesso contenenti invettive o critiche.
- Planh: Un celebre planh (compianto funebre) in morte di ser Blacatz (Blacatz d’Aulps), signore provenzale e mecenate. In questo componimento, Sordello critica aspramente i principi del tempo, accusandoli di viltร e mancanza di valore, invitandoli a cibarsi del cuore del defunto Blacatz per acquisirne le virtรน. Questo planh รจ particolarmente significativo per la sua risonanza con i temi che Dante affronterร .
Sordello da Goito e Dante Alighieri: un incontro simbolico
Il rapporto tra Sordello e Dante รจ di fondamentale importanza, non perchรฉ i due si siano conosciuti di persona (Sordello morรฌ decenni prima della nascita di Dante), ma per il ruolo che il trovatore mantovano assume nella “Divina Commedia”, in particolare nel Canto VI del Purgatorio.
Dante sceglie Sordello come guida e interlocutore in uno dei passaggi piรน intensi e politicamente carichi dell’intera opera. L’incontro avviene nel secondo balzo dell’Antipurgatorio, tra le anime dei negligenti che morirono di morte violenta.
La scena dell’incontro:
Virgilio e Dante incontrano un’anima che siede in disparte, con un atteggiamento altero e solitario. Quando Virgilio chiede la strada, l’ombra risponde chiedendo a sua volta la patria dei due viandanti. Appena Virgilio pronuncia il nome di Mantova, l’anima, che si rivela essere Sordello, balza in piedi e si getta tra le braccia di Virgilio in un commovente abbraccio tra concittadini.
Il significato dell’incontro:
Questo abbraccio, che Dante definisce un atto di “amor patrio”, รจ il catalizzatore di una delle piรน famose e veementi invettive politiche della “Divina Commedia”: l’invettiva all’Italia corrotta e divisa.
Dante utilizza la figura di Sordello per esprimere il suo profondo sdegno per la situazione politica italiana, lacerata dalle lotte intestine tra cittร e famiglie, e per l’assenza di un’autoritร imperiale forte e unificatrice. Il contrasto tra l’amore per la patria dimostrato da Sordello e Virgilio (pur non conoscendosi, l’identitร di concittadini li unisce) e la realtร di un’Italia frammentata รจ straziante per il poeta.
Perchรฉ Dante sceglie Sordello?
- L’amor di patria: Sordello, con il suo celebre planh in morte di Blacatz, aveva giร dimostrato un forte senso di critica e un desiderio di virtรน nei confronti dei potenti. Dante vede in lui un simbolo di quel desiderio di giustizia e di unione che egli stesso auspica per l’Italia. La sua figura austera e disdegnosa, presentata da Dante, lo rende un moralizzatore, un critico dei vizi del suo tempo.
- L’autoritร morale: Sordello, pur essendo un trovatore e un giullare (come talvolta veniva etichettato), รจ elevato da Dante a figura di grande autoritร morale. La sua capacitร di giudicare i principi nel suo planh lo rende ideale per la funzione di censore delle miserie politiche italiane.
- Il legame mantovano: La comune origine mantovana con Virgilio crea un forte impatto emotivo e retorico. Questo legame di sangue, cosรฌ profondo da superare i secoli, contrasta drammaticamente con l’odio e le divisioni che affliggono le cittร italiane contemporanee a Dante.
- Omaggio alla tradizione provenzale: Scegliendo un trovatore di spicco che scriveva in occitano, Dante rende anche omaggio alla ricca tradizione letteraria provenzale, che aveva influenzato profondamente la poesia italiana delle origini, pur affermando contemporaneamente la dignitร e la forza del volgare, la lingua in cui compone la sua Commedia.
In conclusione, Sordello da Goito non รจ solo un personaggio storico con una vita avventurosa e una produzione poetica interessante. Grazie a Dante Alighieri, egli diviene un simbolo potente: l’incarnazione dell’amore per la patria, della virtรน civica e della critica ai mali politici, elementi che il Sommo Poeta riteneva fondamentali per il riscatto dell’Italia. L’incontro tra Dante, Virgilio e Sordello nel Purgatorio รจ uno dei momenti piรน alti e pregnanti dell’intera “Divina Commedia”, unisce storia, poesia e un accorato messaggio politico che risuona ancora oggi.
Recensione