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Elenco e riassunto della storia di tutte le chiese le sconscacrate

Un Viaggio Attraverso la Fede e la Storia: Le Chiese di Mantova, tra Sacro e Sconsacrato

Mantova, culla del Rinascimento e gioiello dei Gonzaga, non è solo un museo a cielo aperto di palazzi e piazze, ma anche un ricco scrigno di architettura sacra. Le sue chiese, dalle imponenti basiliche ai più discreti oratori, raccontano secoli di storia, arte e devozione. Un viaggio alla scoperta di questi luoghi non può prescindere da quelle chiese che, pur avendo perso la loro funzione liturgica, rimangono testimoni silenziose di un passato glorioso. Ecco un elenco e un riassunto della storia delle principali chiese di Mantova, sia quelle ancora consacrate che quelle sconsacrate.

Le Grandi Basiliche e il Cuore Spirituale della Città

Basilica di Sant’Andrea: Capolavoro di Leon Battista Alberti, la sua costruzione iniziò nel 1472 per custodire la preziosa reliquia del “Preziosissimo Sangue di Cristo”. La sua imponente facciata a forma di arco trionfale e la grandiosa navata unica interna la rendono uno dei più alti esempi di architettura rinascimentale. La cupola, realizzata da Filippo Juvarra nel XVIII secolo, e la cripta che ospita i Sacri Vasi, sono elementi di grande suggestione.

Duomo di Mantova (Cattedrale di San Pietro): L’attuale cattedrale è il risultato di numerose ricostruzioni e ampliamenti nel corso dei secoli. Di origini paleocristiane, fu riedificata in forme romaniche e successivamente, nel XIV secolo, in stile gotico, di cui oggi sopravvive il fianco destro. L’interno fu completamente rinnovato nel 1545 su progetto di Giulio Romano, che creò un ambiente grandioso di ispirazione paleocristiana. La facciata attuale è invece settecentesca.

Basilica Palatina di Santa Barbara: Commissionata da Guglielmo Gonzaga e progettata da Giovan Battista Bertani, fu consacrata nel 1565 come cappella ducale. Caratterizzata da un’elegante architettura tardo-rinascimentale, possiede un pregevole organo Antegnati e un ricco tesoro. Godeva di particolari privilegi ecclesiastici, tra cui un proprio rito.

Rotonda di San Lorenzo: La chiesa più antica di Mantova, edificata nell’XI secolo per volere di Matilde di Canossa, si ispira al Santo Sepolcro di Gerusalemme. La sua singolare pianta circolare e i matronei la rendono un gioiello dell’architettura romanica. Sconsacrata e adibita a vari usi nel corso dei secoli, fu riscoperta e restaurata all’inizio del XX secolo. Oggi è nuovamente un luogo di culto.

Chiese Testimoni della Storia Gonzaghesca e della Devozione Popolare

Chiesa di San Sebastiano: Altro capolavoro di Leon Battista Alberti, fu commissionata da Ludovico III Gonzaga nel 1460 come tempio votivo. La sua storia costruttiva fu complessa e travagliata, e il progetto originale dell’Alberti non fu mai completato. La chiesa, oggi sconsacrata e adibita a Famedio dei caduti, presenta una pianta a croce greca e una facciata incompiuta che suscita ancora oggi dibattiti tra gli storici dell’arte.

Chiesa di San Francesco: In origine uno dei più importanti complessi gotici della città, fu il pantheon dei Gonzaga fino all’inizio del Rinascimento. Gravemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale, è stata in gran parte ricostruita. Conserva la splendida Cappella Gonzaga, con affreschi trecenteschi.

Chiesa di Santa Maria del Gradaro: Fondata nel 1256, il suo nome deriva dal terreno argilloso (“cretarium”) su cui sorge. La tradizione vuole che in questo luogo sia stato martirizzato San Longino. L’interno, a tre navate, conserva affreschi medievali.

Chiesa di San Maurizio: Edificata a partire dal 1609 su progetto di Antonio Maria Viani, era la chiesa dei Teatini. L’interno, a navata unica con cappelle laterali, è un esempio di barocco mantovano e ospitava importanti opere d’arte. Oggi è sconsacrata e utilizzata per eventi culturali.

Chiesa di San Barnaba: Risalente al XIII secolo, fu ricostruita nel XVIII secolo su disegno di Antonio Galli Bibiena. La facciata è un pregevole esempio di barocchetto. All’interno erano conservate opere di importanti artisti. Anche questa chiesa è oggi sconsacrata.

Altre Chiese di Rilievo e Oratori

 

  • Chiesa di Sant’Apollonia: Di origini antiche, fu rinnovata nel Settecento. Attualmente è sconsacrata.
  • Chiesa di Santa Caterina: Edificata nel XIV secolo e rifatta nel XVIII secolo, presenta una facciata concava.
  • Chiesa della Madonna del Terremoto: Un piccolo gioiello rococò costruito nel 1754 come ringraziamento per la protezione della città durante un terremoto.
  • Chiesa di Santa Maria della Carità: Di antiche origini, fu ricostruita nel Seicento e conserva un ciclo di tele di Giuseppe Bazzani.
  • Chiesa di Santa Maria della Vittoria: Edificata per celebrare la vittoria di Francesco II Gonzaga nella battaglia di Fornovo. Un tempo ospitava la celebre pala del Mantegna, oggi al Louvre. La chiesa è sconsacrata.
  • Chiesa di San Martino: Di origini altomedievali, fu ricostruita nel Seicento.
  • Chiesa di Ognissanti: Di fondazione benedettina, fu trasformata nel Settecento.
  • Chiesa di Sant’Orsola: Costruita da Antonio Maria Viani all’inizio del Seicento, faceva parte di un grande complesso monastico, oggi in gran parte demolito. La chiesa, a pianta ottagonale, è sconsacrata.
  • Chiesa di Santo Spirito: Di antiche origini, fu rinnovata nel Settecento.
  • Chiesa di San Leonardo: Fondata nel XII secolo, fu completamente ricostruita in stile neoclassico alla fine del Settecento.
  • Chiesa di San Luigi Gonzaga: Chiesa parrocchiale moderna, inaugurata nel 1964.
  • Chiesa di Santa Maria degli Angeli: Edificata nel XV secolo, conserva belle forme gotiche.
  • Chiesa di San Giuseppe Artigiano: Eretta nel 1960 in un nuovo quartiere della città.

 

Le Chiese Sconsacrate e Scomparse: Un Patrimonio da Riscoprire

Oltre a quelle già citate, numerose sono le chiese a Mantova che hanno perso la loro funzione sacra. Tra queste si ricordano:

  • Chiesa dei Santi Simone e Giuda: Soppressa nel 1805, è stata recentemente restaurata e resa accessibile. In questa chiesa si sposò Claudio Monteverdi.
  • Chiesa di San Cristoforo: Dopo varie vicissitudini e usi impropri, è stata recuperata e oggi è un centro culturale.
  • Chiesa del Carmelino: Un tempo parte di un complesso conventuale, è oggi sconsacrata.

Esistono poi le chiese scomparse, demolite nel corso dei secoli per far posto a nuove costruzioni o per cambiamenti urbanistici. Tra queste si possono menzionare la Chiesa di Sant’Agnese, la Chiesa di San Domenico e la Chiesa di Santa Maria di Capo di Bove. La loro memoria sopravvive nei documenti d’archivio e nelle antiche mappe della città, a testimonianza di un tessuto urbano e spirituale ancora più denso di quello attuale.

La storia delle chiese di Mantova è un affascinante intreccio di fede, potere e arte. Ogni edificio, consacrato o meno, è una tessera di un mosaico che compone l’identità profonda di questa città unica.

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