Rivarolo Mantovano
Rivarolo Mantovano è un comune della provincia di Mantova che vanta una storia ricca e complessa, profondamente legata alla dinastia dei Gonzaga e ai progetti urbanistici rinascimentali. La sua conformazione attuale è il risultato di un’attenta pianificazione voluta da Vespasiano Gonzaga Colonna nel XVI secolo.
Origini e Periodo Medievale
Le prime attestazioni di Rivarolo risalgono a un’epoca precedente al dominio gonzaghesco. Il nome stesso, “Rivarolo”, suggerisce una posizione su una “riva” o sponda, probabilmente di un antico ramo del fiume Oglio, oggi non più esistente. Questa posizione strategica lo rendeva un luogo adatto per insediamenti e fortificazioni.
Si ipotizza l’esistenza di una roccaforte, un castello, già nel X secolo. Questo castello medievale, di cui oggi rimangono poche tracce, era una struttura difensiva cruciale nel territorio.
Il Rinascimento e l’Impronta di Vespasiano Gonzaga
Il momento di maggiore trasformazione per Rivarolo Mantovano si colloca nel XVI secolo, quando entra nell’orbita di Vespasiano Gonzaga Colonna (1531-1591), duca di Sabbioneta. Vespasiano, noto per il suo mecenatismo e per la sua visione urbanistica che portò alla creazione della “città ideale” di Sabbioneta, decise di imprimere la sua impronta anche su Rivarolo.
Tra il 1570 e il 1580, Vespasiano iniziò lo smantellamento del vecchio castello medievale. Il materiale ricavato fu riutilizzato per un progetto ben più ambizioso: la costruzione di una nuova cinta muraria per Rivarolo e per il rafforzamento delle mura di Sabbioneta e Bozzolo. Questo intervento radicale cambiò completamente l’assetto urbano del borgo.
La cinta muraria di Rivarolo, di forma quadrilatera, fu edificata tra il 1580 e il 1590, contestualmente a un riordino urbanistico complessivo. Le mura erano intervallate da quattro porte merlate, delle quali oggi ne sopravvivono tre: Porta Mantova, Porta Parma e Porta Brescia. Queste porte, restaurate agli inizi degli anni 2000, sono un elemento distintivo del borgo e in alcuni casi ospitano associazioni locali.
Il successore di Vespasiano, Scipione Gonzaga, completò l’opera, rafforzando ulteriormente le mura e aprendo la “Porta dell’Ospedale” (oggi Porta Mantova) e la “Porta della Piazza” (Porta Parma).
Architettura Religiosa e Civile
La visione rinascimentale di Vespasiano si estese anche all’architettura religiosa. La Chiesa di Santa Maria Annunciata, sebbene la sua fondazione risalga a un oratorio preesistente del 1416, subì importanti interventi e fu edificata a tre navate in questo periodo. All’interno, la chiesa custodisce il corpo del beato Sisto Locatelli, frate francescano e compatrono della comunità.
Un altro edificio degno di nota è l’antica chiesa ora dedicata a San Bartolomeo, la cui fondazione è a cavallo dei secoli XVI e XVII. Ha linee semplici, una sola navata e una piccola torre campanaria, e conserva un notevole portone antico e vetrate policrome.
Sviluppo del Territorio
La denominazione “Rivarolo Fuori” (risalente a un periodo in cui il borgo era “fuori” dal Ducato di Milano e appartenente ai Signori di Mantova) fu trasformata nell’attuale “Rivarolo Mantovano” solo nel 1907, a riprova della sua lunga storia e del suo legame con il ducato gonzaghesco.
Il territorio circostante Rivarolo, come gran parte dell’area mantovana, ha una forte vocazione agricola. La storia agraria è segnata da secoli di pratiche come la viticoltura, la frutticoltura, e in passato anche la gelsicoltura e la bachicoltura, che hanno modellato il paesaggio e l’economia locale.
Rivarolo Oggi
Oggi, Rivarolo Mantovano si presenta come un affascinante borgo murato, testimonianza dell’ingegno urbanistico del Rinascimento. L’amministrazione comunale si impegna a promuovere il borgo e il suo territorio, inserendolo in itinerari turistici che valorizzano il passato gonzaghesco e le bellezze naturalistiche della zona. Le mura e le porte sono il simbolo di questa ricca storia, invitando i visitatori a esplorare un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, pur mantenendo una vivace vita comunitaria e culturale.