Poggio Rusco
Poggio Rusco è un comune della provincia di Mantova, in Lombardia, la cui storia è profondamente influenzata dalla sua posizione strategica nell’Oltrepò mantovano, un’area di confine che ha visto susseguirsi diverse dominazioni e importanti eventi storici. Il suo nome riflette la conformazione del territorio: “Poggio” deriva dal latino podium, che significa “rialzo” o “dosso”, indicando una zona leggermente elevata rispetto alla circostante pianura alluvionale; “Rusco” fu aggiunto nel 1867 per distinguere il comune, e deriva probabilmente da Ruscus Aculeatus, un arbusto comune nella zona, o da un termine dialettale che indica qualcosa di “ruvido” o “spazzatura”, forse in riferimento a terreni incolti o difficili da lavorare.
Origini e Età Medievale:
Le prime notizie storiche su Poggio Rusco risalgono a una donazione avvenuta intorno all’anno Mille, quando l’imperatore Ottone III cedette il territorio di “Poggio” al Vescovo di Mantova. Questa donazione fu confermata nel 1082 da Matilde di Canossa, la Gran Contessa, la cui influenza si estese su gran parte del nord Italia e lasciò un’impronta anche a Poggio Rusco, con la probabile edificazione di una chiesa romanica matildica (poi sostituita dall’attuale parrocchiale settecentesca).
Nel 1332, la “Corte del Poggio” fu ceduta ai Gonzaga, la famiglia che avrebbe dominato Mantova e il suo territorio per secoli. Questo segnò l’inizio di un legame duraturo con la signoria mantovana.
Rinascimento:
Nel XV secolo, le proprietà terriere a Poggio Rusco passarono a due rami cadetti dei Gonzaga.
- I Gonzaga di Vescovato (Marchesi di Vescovato) possedevano la “Corte Grande” del Poggio, di cui oggi rimane la seicentesca Torre Falconiera, che compare nello stemma del Comune. Questa torre fungeva da posto di avvistamento o rifugio in caso di pericolo.
- I Gonzaga di Gazzuolo (Nobili della Corte Piccola) abitarono nel palazzo che oggi è sede municipale, eretto intorno al 1450. Questo edificio, attribuito allo stile di Luca Fancelli (architetto di fiducia dei Gonzaga), presenta una merlatura chiusa e ha mantenuto in gran parte la sua struttura originale, conservando resti di affreschi e un pregevole soffitto a cassettoni nello scalone d’accesso al piano superiore.
Età Moderna:
Nel XVIII secolo, la preesistente chiesa romanica di Poggio Rusco fu sostituita dall’attuale Chiesa parrocchiale, dedicata a Maria. Costruita tra il 1748 e il 1770 in un sobrio stile barocco, conserva al suo interno opere di pittura settecentesca mantovana, un quadro e una formella dell’edificio precedente, e uno dei più prestigiosi organi della provincia, un Montesanti-Tonoli a doppia tastiera del 1700-1800. Degno di nota è anche l’Oratorio del Tagliaferro, coevo della parrocchiale e anch’esso in stile barocco.
Età Contemporanea:
Poggio Rusco ha vissuto momenti cruciali nella sua storia contemporanea, legati in particolare agli eventi bellici.
Seconda Guerra Mondiale: L’Operazione Herring
Poggio Rusco è un luogo emblematico per la memoria della Seconda Guerra Mondiale, in particolare per l’Operazione Herring (Aringa). Questa fu l’ultimo aviolancio di guerra effettuato in assoluto nel Teatro Europeo del secondo conflitto mondiale da paracadutisti italiani. Tra il 20 e il 23 aprile del 1945, 226 paracadutisti del neo Esercito Italiano (Centuria “Nembo” e Squadrone “Folgore”) furono lanciati in questa zona per proteggere strutture ed edifici e favorire l’avanzata alleata. L’operazione causò la morte di 31 paracadutisti e due civili.
Presso la frazione di Dragoncello, un’ara-monumento e la chiesa locale sono stati eretti a ricordo dei caduti di questa operazione. L’evento è ancora oggi commemorato con cerimonie ufficiali.
Il Terremoto del 2012:
Poggio Rusco è stata uno dei comuni più colpiti dal terremoto dell’Emilia del maggio 2012. Le scosse sismiche hanno causato gravi danni a edifici pubblici e privati, inclusa la storica Torre Falconiera, che è stata successivamente restaurata. La comunità ha mostrato grande resilienza nel processo di ricostruzione.
Sviluppo e Infrastrutture:
Nel corso dei secoli, Poggio Rusco si è affermato come importante nodo stradale e ferroviario dell’Oltrepò mantovano. La sua posizione al confine con la provincia di Modena ha sempre favorito gli scambi e le comunicazioni.
L’economia del comune, storicamente agricola, si è diversificata nel tempo, mantenendo la sua vocazione rurale ma sviluppando anche attività industriali e di servizi.
Personaggi illustri:
Poggio Rusco è il luogo di nascita di Arnoldo Mondadori (1889-1971), il celebre editore italiano, la cui casa natale è ricordata da una lapide.
In sintesi, la storia di Poggio Rusco è caratterizzata da una lunga e documentata presenza umana sin dall’Alto Medioevo, un forte legame con la famiglia Gonzaga che ha lasciato importanti testimonianze architettoniche (Palazzo Comunale, Torre Falconiera), e un ruolo significativo negli eventi bellici del XX secolo. Nonostante le avversità, come il devastante terremoto del 2012, Poggio Rusco ha dimostrato una notevole capacità di ripresa, mantenendo viva la sua identità storica e culturale.